КОРНИ | RADICI
Attorno alla Rivoluzione d'Ottobre
Spazio Labo', Bologna Sabato 16 dicembre, ore 18.00
Ingresso libero
Quali sono le radici di una rivoluzione? Cosa è accaduto nelle ore immediatamente precedenti e successive al ritorno di Lenin in Russia, evento che ha determinato lo scatenarsi della Rivoluzione d’Ottobre, uno degli eventi storici più cruciali di sempre? Nel centenario della Rivoluzione Russa, dialoghiamo con Davide Monteleone, fotografo documentarista e autore del libro The April Theses (Postcart, 2017) che ricrea la cronologia delle due settimane che hanno preceduto la diffusione delle celebri “Tesi di Aprile” di Lenin e Guido Carpi, professore di letteratura russa all’Orientale di Napoli e autore del volume Russia 1917 (Carocci, 2017). Insieme ricostruiremo i fatti storici, le reazioni dei contemporanei e rifletteremo sulle potenzialità della fotografia documentaria oggi, sempre più uno strumento utilizzato per sviluppare progetti a lungo termine che mettono in contatto passato e presente, fotografia contemporanea, immagini e materiali d’archivio. In seguito, grazie alla collaborazione con Home Movies, affronteremo le conseguenze a lungo termine della Rivoluzione d’Ottobre grazie a uno straordinario documento storico: il filmato originale che racconta visivamente la Mostra del XXX° del Partito Comunista Italianoallestita a Bologna, all’interno di Palazzo Re Enzo dal 12 gennaio al 3 febbraio 1952. Quella che vediamo è una visita speciale, in anteprima, per permettere alla cinepresa di filmare; il film infatti documenta l’esposizione in modo esauriente, pannello dopo pannello. Il regista Angelo Marzadori così è in grado di condurre lo spettatore in una visita virtuale della mostra, anticipando una pratica oggi molto comune, quella dei “tour” virtuali all’interno dei musei e delle esposizioni temporanee. Solo alla fine le riprese dell’apertura mostrano la folla che riempie le sale di Palazzo Re Enzo.
Un rarissimo viaggio nella memoria reso ancora più suggestivo dalla sonorizzazione live a cura di Guglielmo Pagnozzi.